L INFERNO
Incontro tradizionale del Pontefice con i parroci di Roma nel periodo penitenziale "Nei giorni che precedono Pasqua serve silenzio per riaprire il nostro cuore"
Papa Ratzinger: "L'inferno esiste In Quaresima digiuno dai media"
Papa Benedetto XVI ROMA - la repubblica.it - L'inferno esiste e non è vuoto. Benedetto XVI lo riafferma nel tradizionale incontro di inizio Quaresima con i parroci romani, sottolineando che la salvezza non è automatica, non arriverà per tutti, e l'inferno è una possibilità reale. Il papa teologo ha anche avanzato una proposta: se il periodo che precede la Pasqua deve essere di digiuno dal cibo, lo sia anche dalle parole e dai media. "Abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permanente delle immagini, di crearci spazi di silenzio e anche senza immagini, per riaprire il nostro cuore all'immagine vera e alla parola vera". E' durato un'ora e quaranta minuti l'incontro del Papa con il clero di Roma. I parroci hanno rivolto al pontefice diedi domande a cui Ratzinger ha risposto secondo lo schema di una conversazione. Sulla Quaresima, "tempo di digiuno e penitenza iniziato ieri", papa Ratzinger ha invitato ad estendere il digiuno anche ai media: "Serve un digiuno dalle immagini e dalle parole. Abbiamo bisogno di un po' di silenzio. Abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permamente delle immagini, di crearci spazi di silenzio per riaprire il nostro cuore". Era stato il teologo svizzero Urs Von Balthasar, grande amico oltre che collega di Ratzinger, a ipotizzare che l'inferno fosse vuoto. Ribadendo un concetto che espresse anche recentemente durante la visita alla parrocchia Santa Felicita nella periferia romana, Benedetto XVI ha ripetuto oggi, con parole ferme e chiare, la verità sulla punizione eterna: l'inferno c'è.
Rispondendo a un sacerdote che gli chiedeva della necessità, per la Chiesa, di tornare a parlare delle "cose ultime", come peccato, inferno, vita dopo la morte, papa Ratzinger ha detto che non bisogna dare per scontato che la salvezza sia una cosa gratuita e che ''non tutti ci presenteremo uguali al banchetto del Paradiso'' ma sarrano anzi invece molti quelli che dovranno purificarsi. Citando la sua ultima enciclica Spe Salvi, il pontefice ha ricordato infatti la realtà del Giudizio ultimo e, a questo proposito, ha accennato ai totalitarismi del XX secolo che, volendo cambiare solo il mondo, hanno rischiato di distruggerlo: "Chi non lavora per il paradiso non lavora neanche per il bene degli uomini sulla terra: nazismo e comunismo che volevano cambiare solo il mondo, lo hanno distrutto". (7 febbraio 2008)
Papa Ratzinger: "L'inferno esiste In Quaresima digiuno dai media"
Papa Benedetto XVI ROMA - la repubblica.it - L'inferno esiste e non è vuoto. Benedetto XVI lo riafferma nel tradizionale incontro di inizio Quaresima con i parroci romani, sottolineando che la salvezza non è automatica, non arriverà per tutti, e l'inferno è una possibilità reale. Il papa teologo ha anche avanzato una proposta: se il periodo che precede la Pasqua deve essere di digiuno dal cibo, lo sia anche dalle parole e dai media. "Abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permanente delle immagini, di crearci spazi di silenzio e anche senza immagini, per riaprire il nostro cuore all'immagine vera e alla parola vera". E' durato un'ora e quaranta minuti l'incontro del Papa con il clero di Roma. I parroci hanno rivolto al pontefice diedi domande a cui Ratzinger ha risposto secondo lo schema di una conversazione. Sulla Quaresima, "tempo di digiuno e penitenza iniziato ieri", papa Ratzinger ha invitato ad estendere il digiuno anche ai media: "Serve un digiuno dalle immagini e dalle parole. Abbiamo bisogno di un po' di silenzio. Abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permamente delle immagini, di crearci spazi di silenzio per riaprire il nostro cuore". Era stato il teologo svizzero Urs Von Balthasar, grande amico oltre che collega di Ratzinger, a ipotizzare che l'inferno fosse vuoto. Ribadendo un concetto che espresse anche recentemente durante la visita alla parrocchia Santa Felicita nella periferia romana, Benedetto XVI ha ripetuto oggi, con parole ferme e chiare, la verità sulla punizione eterna: l'inferno c'è.
Rispondendo a un sacerdote che gli chiedeva della necessità, per la Chiesa, di tornare a parlare delle "cose ultime", come peccato, inferno, vita dopo la morte, papa Ratzinger ha detto che non bisogna dare per scontato che la salvezza sia una cosa gratuita e che ''non tutti ci presenteremo uguali al banchetto del Paradiso'' ma sarrano anzi invece molti quelli che dovranno purificarsi. Citando la sua ultima enciclica Spe Salvi, il pontefice ha ricordato infatti la realtà del Giudizio ultimo e, a questo proposito, ha accennato ai totalitarismi del XX secolo che, volendo cambiare solo il mondo, hanno rischiato di distruggerlo: "Chi non lavora per il paradiso non lavora neanche per il bene degli uomini sulla terra: nazismo e comunismo che volevano cambiare solo il mondo, lo hanno distrutto". (7 febbraio 2008)
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